Ottobre 2023
Il mercoledì pomeriggio ho il privilegio di portare il teatro dentro una scuola. Non devo mettere voti e non devo interrogare, e ho il tempo di fare un cerchio con loro e chiedergli come va, e ho anche il tempo di ascoltare le risposte. Una rarità.
Ieri ho istituito "Il giro del come mi sento" poche e semplici regole, parla chi ha il palloncino rosso in mano e non vale dire "bene, male o normale".
Ho iniziato io, e poi ho passato il palloncino rosso a loro. È cambiato il suono della stanza, è cambiato lo sguardo, e gli angoli dei visi.
V. Ha detto che quando si sente felice, sente la pancia vuota, perché piena di felicità. P. ha detto che la fanno arrabbiare le borracce al sapore di limone, perché sono di plastica e non servono a niente. G. Ha detto che è preoccupata per il suo criceto, che non si sente troppo bene. E poi M. Ha detto che quando è felice si sente come un puntino "qua" ,ha detto, e ha indicato lo sterno con il dito. Un puntino giallo e brillante che vuole esplodere. E ieri ha detto che il puntino era lì.
Ho dato i compiti per casa " L' elenco delle cose che ti fanno felice", ci giocheremo la prossima volta, insieme ai palloncini rossi.
Mentre tornavo a casa, con il puntino giallo al centro del petto (che si sa il puntino giallo è contagioso) pensavo che vale la pena ricominciare da qui, da pochi minuti al giorno di educazione emozionale, vale la pena fare un esercizio in meno del programma, per allenarsi a toccare un palloncino senza scoppiarlo e provare a dare un nome e un colore a quello che si sente qui, al centro del petto.